Alfonso V De Cardenas, XLII Conte di Acerra, figlio di Carlo e Francesca Spinelli dei Principi di Scalea, nel 1700 compie uno straordinario intervento igienico-sanitario, attuando la Bonifica del Pantano. I lavori durarono 4 anni e costarono 28.546 ducati.
In tal modo un terreno coperto di acqua stagnante e melmoso, che causava la “Malaria”, malattia allora incurabile, diventa un terreno adatto all’agricoltura, al pascolo di bufale, vacche, cavalli e pecore.
Il terreno da improduttivo diventa produttivo, per cui il conte ne ricava un lauto guadagno e la gratitudine dei cittadini.
Inoltre si poteva estrarre una particolare pietra adatta alla costruzione di case: la Pietra del Pantano.
A distanza di oltre 300 anni il Pantano è poi tornato alla ribalta e all’attenzione degli acerrani agli inizi del 2000, per essere ridiventato zona malsana, nociva alla salute. (tratto dagli scritti di Antonio Santoro)