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La Pretura
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la mia storia
in breve

Gli Acerrani utilizzano l’espressione ‘ngopp ‘a pretura per riferirsi alla Piazza Falcone e Borsellino, area originariamente occupata dallo Stadio Comunale. Questa dicitura nacque quando, nel 1962, l’Amministrazione Comunale approvò – su parte del suolo del campo sportivo – la costruzione, appunto, degli Uffici Giudiziari della Pretura e, successivamente, dell’edificio scolastico del II Circolo Didattico, nonché l’ufficio delle poste centrali. Venne poi ristrutturata tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90, divenendo luogo di ritrovo dei giovani ed ha recentemente acquisito una nuova veste urbanistica, per effetto dei lavori di riqualificazione che hanno interessato la piazza.

Nell’ottobre del 1992, 30 anni dopo la sua costruzione, la piazza venne intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tale iniziativa, come si racconta nella biografia di Don Riboldi, fu proprio da lui voluta e proposta, nonché fortemente sostenuta all’interno del Circolo di “Pace e Guerra” di Acerra dall’allora consigliere comunale dott. Sandro Nicchiarico. Si trattò della prima intitolazione in tutta Italia ai due magistrati; la piazza fu inaugurata dal magistrato Antonino Caponnetto, che scoprì la lapide presente sull’edificio della Pretura, alla presenza di Anna Falcone.

 

curiosità

Ex stadio comunale
Originariamente, quest’area era occupata dallo stadio comunale, al quale si accedeva proprio dall’attuale Piazza Falcone e Borsellino. Precedentemente, ovvero dal dopoguerra agli anni ’50, l’Acerrana disputava le sue partire al campo Mario Radice, ex area mercato. Poi si traferì in questo campo fino al 1964, anno in cui venne inaugurato il nuovo stadio comunale, attualmente trasformato nella nuova villa comunale di via Manzoni. La partita inaugurale nel nuovo stadio fu Acerrana-Caivanese, che balzò alle cronache per una furiosa invasione di campo, aizzata da Carmine Tascone, ala della Caivanese, che quel giorno (17 maggio 1964) sopravanzava l’Acerrana di appena un punto. La partita era decisiva per l’accesso agli spareggi per conquistare la serie D e fu vinta dalla Caivanese a tavolino a causa dell’invasione di campo. L’Acerrana sarebbe riuscita ad esordire nel campionato di serie D solo nella stagione 1967/68. Quando la Pretura fu costruita, lungo il marciapiede opposto correva il muro di cinta del vecchio Campo Sportivo e di fronte all’ingresso della Scuola c’erano la pensilina e il cancello di accesso per il pubblico che assisteva alle partite di calcio, in piedi, dietro la rete di limitazione del terreno di gioco. Quando, dopo alcuni anni, il muro fu abbattuto, a seguito della costruzione dell’ufficio postale e della Pretura, rimase la sola pensilina, perchè era di cemento armato e costava troppo abbatterla. Restò lì per moltissimi anni e alla sua base fu allocata l’edicola dei giornali.
dai racconti di Vincenzo Morgillo e Giovanni Tufano (dal gruppo Com’era Acerra)

Testimonianza

di Enzo Sibilio
Perché l’uomo ha creato le piazze, se non per dar vita al palcoscenico in cui far compiere il miracolo dello stare insieme? Anche se non sempre il discorso è valido, sicuramente nel trentennio che ha separato gli anni ’70 dai 2000, la mitica “Pretura” ha perfettamente realizzato questo obiettivo. Nient’altro che il centro nevralgico della vita giovanile acerrana. Le poche testimonianze fotografiche ancora disponibili non rendono forse la giusta gloria al posto che ha fatto da crocevia per le vite di almeno due generazioni di ragazzi del territorio. Provate a chiedere oggi ad un acerrano dall’età compresa tra i 35 e i 50 anni cosa rappresentasse quel luogo: gli vedrete magicamente illuminarsi gli occhi nel ricordo delle mille e più storie vissute insieme a tanti altri su quel lembo di asfalto e mattonelle. Non solo grandi amicizie, burle e risate; sulla Pretura sono nate anche tantissime storie d’amore, a legare a doppio filo i percorsi personali degli acerrani alla loro città. L’epopea della generazione “preturiana” ha purtroppo visto la sua fine verso la fine della prima decade degli anni 2000: il rifacimento totale della piazza ha sancito, per motivi sui quali varrebbe la pena ancora oggi interrogarsi, la fine della “movida” acerrana “‘ngopp ‘a Pretura”. Un luogo che ha rappresentato il seme delle attuali generazioni e che sicuramente merita di essere ripensato per far compiere, ancora una volta nella nostra città, il “miracolo dello stare insieme”.  

Galleria
fotografica

Documenti
storici

Le emozioni
di questo luogo

Com’era, com’è…

La Pretura
1999
L’aspetto della zona ‘ngopp ‘a pretura sul finire degli anni ’90. Fino al 98-99 c’era bisogno di chiedere permesso per passare, e ce la facevi solo a forza di spintoni per andare dove c’erano gli altri amici… c’erano appuntamenti non detti e, senza telefonini, sapevi già dov’era quella persona… (Valerio Di Mauro)
2021
Foto di Luigi Buonincontro

Dove si trova

I luoghi
di Acerra

Parco Urbano

Il Parco Urbano è una struttura situata nel territorio di Acerra dal 2015.

Piazza Angelo Soriano

Alla fine di via Leonardo da Vinci si trova Piazza Soriano, meglio conosciuta come parco Gravina

Teatro Italia

Situato in Via Castaldi, in Teatro Italia è stato, a partire dagli anni ’50