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La vera storia d’a Marunnella
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la mia storia
in breve

Nel 1922 un’edicola votiva dedicata alla Madonna del Carmine fu costruita in questa zona dalla Famiglia di Totaro Gaetano, un agricoltore che, con la moglie Anna e i figli Michele, Giuseppe, Fortuna e Immacolata, abitava in una Casa Rurale posta nelle vicinanze. Si racconta che la costruì per ringraziare la Madonna che gli era apparsa, mentre tornava a casa durante un violento temporale, per annunciargli la guarigione della figlia che era gravemente malata.

Da quel momento la strada di campagna che la costeggiava fu indicata dal popolo come ‘A viavecchia r’a Marunnella. Col passare del tempo anche la Toponomastica ufficiale la riportò come Via Madonnella.

Nella seconda metà del secolo scorso nelle campagne adiacenti furono edificati prima il serbatoio piezometrico dell’Acquedotto Campano (‘o silos) e poi un agglomerato di case popolari. Con la urbanizzazione della vasta area agricola circostante nacque progressivamente un nuovo quartiere che oggi viene indicato come Rione Madonnella.

curiosità

Il Silos di Piazza Calipari
Quella del Silos è una storia che trova analogismi in tantissimi altri quartieri di periferia costruiti in Italia a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Tecnicamente è un torrino piezometrico: una struttura utilizzata negli schemi acquedottistici, con la finalità di portare acqua in tutte le abitazioni circostanti. Nel caso del Silos, il quartiere designato sarebbe stato “La Madonnella”. Un quartiere dalla radice fortemente popolare, contrassegnato dal fitto spuntare di palazzine ed alte torri, per un complesso abitativo estremamente ricco e variegato. Un posto complesso, certo: ma intimamente vero, dalle mille sfaccettature umane e brulicante di vita. Nel corso degli anni, man mano che il quartiere è andato riempiendosi di nuove costruzioni, quel torrino piezometrico – divenuto per elezione popolare “il Silos” – ha costituito ben più di un semplice surrogato dell’edilizia sociale degli anni ’80: è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli abitanti del luogo – e non solo. Basta addentrarsi nella “Madonnella” per notarlo già ad un primo sguardo, come titanica presenza solitaria nel “giardino cementificato” di piazzale Calipari. Ed è proprio in quella piazza dove troneggia il Silos che si svolge il mercato settimanale della città di Acerra. Ogni sabato questo torrione dall’aria fiera ma diroccata continua a rappresentare una “bussola di cemento” che orienta lo sguardo dei meno esperti e rappresenta un punto d’incontro per chi provi ad incontrarsi nel marasma dei clienti che affollano stand e bancarelle. Oltre all’area mercato, c’è un’altra occasione nella quale il Silos mostra la sue fiere fattezze ad un pubblico anche extra-acerrano: il Pulcinella Music Festival, che ogni anno porta a piazzale Calipari artisti di grande calibro a riunire grandi folle accorse da ogni lato della Campania (e non solo). Non si sa cosa sarà in futuro il Silos: vari gruppi di cittadini hanno chiesto nel tempo che venisse trasformato in una grande opera di street art, con il coinvolgimento di importanti interpreti dal mondo dell’arte urbana. Qualcun altro progetta di abbatterlo, non si sa con quali secondi progetti. Per ora sappiamo che resta lì, come rassicurante presenza pronta ad accogliere tutti coloro che si trovano a spasso per il meraviglioso microcosmo che è la Madonnella. E, in fondo, è proprio bello che ci sia.”  
di Enzo Sibilio

Testimonianza

di Nanni Arbellini
“Mio padre ha comprato casa qui nel 1990, entrando nel 1992. Io avevo 4 anni, e come me, mio fratello, mia sorella in questo parco, in tanti hanno trascorso la loro infanzia. Tantissimi operai con famiglie numerose hanno dato vita a qualcosa di straordinario, unico, irripetibile.  Nella nostra ingenua e scugnizza età nessuno veniva escluso, complice quell’equilibrio sociale che ha fatto sì che ad emergere fosse l’estro, l’ingegno, il talento di molti. Scendevi con un panino? Tutti dovevano mangiarlo. Compravi una coca cola? Tutti dovevano bere un sorso (che risate giuro, solo a pensarci!). Il mio vicino di casa mi ha detto che già da piccolo si notata la mia propensione all’imprenditoria: un giorno, uno dei tanti con 100 lire in tasca e mille sogni, dissi a tutta la banda della scala N (il nostro palazzo) che mi era venuta un’idea per fare soldi. Ci reinventammo squadra di pulizie. Immaginatevi un gruppo di bambini 8-9-10-11 anni con scope e palette a pulire un palazzo, nove piani e subito dopo bussare porta per porta a chiedere un contributo perché avevamo pulito il palazzo. Guadagnammo 2.500 lire, che voleva dire patatine e coca cola dalla mitica Cesira, la salumeria del quartiere. Lo avevo quasi rimosso, perché ne abbiamo fatte di cotte e di crude ma è stato bello ricordarlo. Rione Madonnella, ormai hai gli anni sulle spalle, non sei cambiato molto, ti devo tanto, ti ringrazio perchè mi hai insegnato a sognare.”  

Galleria
fotografica

Documenti
storici

Com’era, com’è…

La vera storia d’a Marunnella
1980
Anni 80, mio padre che prepara il letto di semina per un semenzaio. (Foto pubblicata da Filippo Castaldo)
2021
‘O silos (di Enzo Sibilio)

Dove si trova

I luoghi
di Acerra

Parco Urbano

Il Parco Urbano è una struttura situata nel territorio di Acerra dal 2015.

Piazza Angelo Soriano

Alla fine di via Leonardo da Vinci si trova Piazza Soriano, meglio conosciuta come parco Gravina

Teatro Italia

Situato in Via Castaldi, in Teatro Italia è stato, a partire dagli anni ’50