“Abbasc’ Sant’Anna” è l’appellativo con cui è noto il quartiere popolare dedicato al culto dell’omonima santa e che si estende nel tratto lungo le vie Sant’Anna e San Gioacchino. Elemento centrale del quartiere, per l’imponenza architettonica ma anche e soprattutto per il valore socio-culturale che ha rivestito negli anni e per intere generazioni, è un edificio noto alla cittadinanza come “la Scuola delle suore di S. Giuseppe”. Nel ripercorrerne le origini, Raffaele Manna in “Ricordi Storici ed Archeologici della Campania” scrive che nel 1888 La Contessa Vittoria Bianculli di Napoli fondò alla via S. Gioacchino, in Piazza Sant’Anna, l’Istituto Bianculli, ospizio destinato al ricovero di 19 vecchiette accudite dalle suore di San Giuseppe. Si trattava di una succursale dell’originale Ospizio fondato a Napoli dalla Bianculli, che quest’ultima affidò in gestione alle suore giuseppine, che qui si insediarono il 29 marzo 1908. La stessa contessa abitò nell’ospizio sino alla morte il 10 aprile 1911. Solo in seguito esso si trasformò in Istituto Scolastico Privato San Giuseppe con annessa casa di riposo per le donne anziane, aprendo nel 1927 la scuola materna e nel 1940 quella elementare, che ottennero poi nel 2002 la parità scolastica. Originariamente, l’ospizio era un’umile casa colonica, ma nel tempo gli Acerrani si affezionarono alle suore e si mostrarono generosi verso la loro opera, che divenne un punto di riferimento per la popolazione.