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SONO IL

Via Valio (Aret’ e Ccarcere)
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la mia storia
in breve

Il quartiere denominato “aret’ e ccarcere” racchiude l’area posta alle spalle dell’ex carcere della città, che si estende da via Silvio Pellico fino al Corso Garibaldi n°7. Infatti, Acerra è stata nel passato anche “cittadella giudiziaria”: con il Carcere e la Pretura, il magistrato sanzionava sia i reati civili che quelli penali. I condannati per reati penali venivano ristretti nel carcere mandamentale, oggi sede dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Munari. Attualmente, il quartiere è principalmente residenziale, ma storicamente rappresenta il primo luogo che incontriamo nella narrazione della Resistenza acerrana durante la seconda guerra mondiale. Presso l’ex carcere avvenne infatti il 12 settembre 1943 il primo scontro tra Acerrani e soldati tedeschi. La strada principale che attraversa il quartiere è oggi intitolata a Odoardo Valio, maestro, poeta, scrittore e giornalista acerrano.

curiosità

La sede di “Roots in action”
Nella strada intitolata a Odoardo Valio, proprio nel portone presso il quale abitarono le sorelle Valio, si trova oggi la sede dell’Associazione di Promozione Sociale Roots In Action, promotrice – insieme a Youth Acerra APS – del progetto “Acerra in E-motion”. Nasce, dunque, nel quartiere “aret’ e ccarcere”, l’idea di riscoprire le emozioni che ci fanno sentire vicini ai luoghi di Acerra per rafforzare i legami con essa e il senso di appartenenza alla nostra comunità. In effetti, qui le emozioni sono di casa e considerate elemento centrale di promozione del benessere psichico individuale e collettivo: Roots In Action nasce, infatti, nel 2015 allo scopo di fornire sostegno allo sviluppo per soggetti in età evolutiva (bambini e adolescenti), con particolare riferimento alle condizioni di disagio psicoaffettivo, alla disabilità intellettiva e alle famiglie in situazioni di vulnerabilità sociale. Iscritta al Registro Regionale delle APS della Campania, riconosciuta dal MIUR come Ente di Ricerca e iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche, l’Associazione è specializzata nella prevenzione del rischio e nell’intervento clinico mediante l’adozione di tecniche di psicoterapia e musicoterapia. Qui… Emozioni, musica e gioco si intrecciano in una dimensione complessiva di cura che trova nella presa in carico psico-affettiva la missione di questa Associazione, nata dall’idea che la riscoperta delle radici (roots) individuali e collettive costituisca il primum movens di ogni processo trasformativo. Qui…  Accadono giochi trasformativi. N. scrive “Le Emozioni” sul coperchio della sua scatola personale, per indicare gli oggetti e i pensieri in essa custoditi, che insieme cerchiamo di comprendere e di trasportare dal passato attraverso il presente e verso il futuro con la macchina del tempo che costruiamo incontro dopo incontro. La paura di L. diventa invece una plastilina nera che insieme possiamo “ammorbidire” per poterla pian piano trasformare e utilizzare a scopi rappresentativi. “Blallo”, un arcobaleno con una macchia di nero, è il colore inventato da L. per comunicare il suo stato di confuso malessere per i colori che avrebbe la missione di portare nella vita e che invece sente offuscati dentro di sé. Qui… si lavorano emozioni per renderle pensabili.    
di Valentina Manna

Testimonianza

a cura del Dott. Tonino Santoro e di Giuseppe Pellino
  • Odoardo Valio (all’anagrafe Edoardo Maria Valio), nacque ad Acerra il 12 aprile 1855 dall’Avvocato Agostino Valio Geremicca. Dopo aver studiato presso il Seminario Diocesano di Acerra e il Convitto Vittorio Emanuele di Napoli, ha insegnato prima nelle scuole primarie di Acerra e poi a Napoli come professore di Lettere Italiane, Storia Civile e Geografia. Politicamente e socialmente impegnato, fondò alcuni giornali di divulgazione letteraria, tra cui “Il Passero Solitario”, “Il Precursore” e “Il Verziero Letterario”, che ebbero un’eco importante anche fuori dalla città, fra alcuni intellettuali che molto lo apprezzarono. La Biblioteca del Museo sta attualmente raccogliendo le sue opere originali per divulgarne la conoscenza presso la cittadinanza. (Dott. Tonino Santoro)
  • Con quale piacere mi avete fatto rievocare la mia infanzia di quando abitavo ‘a ret ‘e ccarcere, int’ o portone de ‘e Bianco, corrispondente al vicoletto del carcere, dove giocavamo tra ‘cumpagnielli, e andavamo a bevere sott’ ‘a funtana d’o ‘baccaliuolo che, oltre ‘o baccalà vendeva pure ‘e mellune, che spesso lo aiutavano pure a scaricarli dal carretto, e ce ne faceva mangiare in quantità. A me è rimasto un marchio per ricordo alla tibia destra essendo caduto con la bicicletta, che io, piccolo, giravo i pedali, col solo asse appuntito del pedale, che nella caduta si conficcò nella tibia, lasciandomi un “ricordo permanente”. Questo mi pare di averlo ricordato anche nel mio libro (Giuseppe Pellino, nel gruppo “Com’era Acerra”).

Galleria
fotografica

Documenti
storici

Le emozioni
di questo luogo

Com’era, com’è…

Via Valio (Aret’ e Ccarcere)
1971
(Foto pubblicata da Cuono Crispo nel gruppo “Com’era Acerra”)
2021
L’ex carcere mandamentale di Acerra ospita oggi l’Istituto d’Istruzione Secondaria “Munari”. (Foto tratta da Wikipedia)

Dove si trova

I luoghi
di Acerra

Parco Urbano

Il Parco Urbano è una struttura situata nel territorio di Acerra dal 2015.

Piazza Angelo Soriano

Alla fine di via Leonardo da Vinci si trova Piazza Soriano, meglio conosciuta come parco Gravina

Teatro Italia

Situato in Via Castaldi, in Teatro Italia è stato, a partire dagli anni ’50