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meglio…

SONO IL

Casa Teatro
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la mia storia
in breve

Casa Teatro ad Acerra, magistralmente diretta da Vincenzo Maria Pulcrano, è ormai una vera e propria Istituzione: nacque nel 2009 nel decumano acerrano e precisamente in via Roma e crebbe gradualmente in via Trieste e Trento per due anni, fino ad insediarsi stabilmente nella attuale sede di piazza Duomo che è il vero tempio della memoria storica di Acerra, dove sono custoditi con scrupolosa cura innumerevoli cimeli partenti dall’epoca dei nostri nonni sino ad oggi. Cimeli donati da numerosi cittadini al nobile scopo di tramandarli ai posteri per il tramite di un tenace custode come Vincenzo Pulcrano che racchiude in sé la ferma volontà di tramandare il modus vivendi dei nostri antenati alle nuove generazioni. Impegno che il direttore di Casa Teatro con le sole sue forze, logistiche ed economiche, è riuscito a portare avanti facendo suo il bellissimo motto di Sant’Agostino: “Homines sunt voluntates” (gli uomini sono volontà) motto che sottolinea efficacemente questo nobile impegno che è ricolmo appunto di passione, volontà e determinazione.

curiosità

Gli oggetti che parlano
E’ tutta una storia da raccontare. E’ una storia che ti tocca il cuore. E’ una storia di emozioni. Accomodatevi. La mia casa teatro è un angolo, non so se perfetto, ma credo riesca a darvi quell’emozione che io sentivo all’età di 12 anni, quella di non buttare niente, di conservare e raccontare la storia della mia città. Perché gli oggetti parlano. E io ho dato a loro la voce. Un esempio: “o rapabuatta” ha il manico di legno e viene dalla famiglia Montano, ex-macellai, ed ha 58 anni. Ha una storia, ha un nome. Oppure: due mazze di legno compongono “lo schiaffo” della sceneggiata napoletana. Mi è stato donato dal teatro Trianon, dal direttore di palcoscenico Luciano Quagliozzi, quando stavo con Nino D’Angelo. Lui parla. Questa è la mia casa teatro, dove ogni angolo si racconta. Dove ogni angolo è espressione della simpatia. Ad esempio, la simpatia ve la dimostro con l’angolo di Liborio: “pur cu’e stentin in mano s’adda ij addo Liborio” – si diceva – per mangiare pasta e fagioli con le cotiche, oppure ‘o bucatin’ c’o suffritto o ‘o stocco a cassuola. Oppure: Cuono Pacilio, detto zi’ Cuniello Curdella (proprietario di una ditta di pompe funebri), un’istituzione della nostra comunità. Com’era simpatico quando lui arrivava a Piazza Castello, vedeva tutti i vecchietti seduti ‘ngopp o mur’ o castiell e diceva sovente: “guardate quanta fatica tenimm’ spasa o sole” e partiva la risata. Questa è un’esegesi di noi acerrani, di come eravamo e di come siamo: fantasiosi verso la vita. Questa, casa teatro, per me – e spero per voi – è vita. Oppure: il teatro ad Acerra. 1932: la compagnia di sceneggiata “la Fiorente”, diretta da Pasquale Coletta, detto “a nenna”, che ha dato i colori, le musiche, gli umori dei vicoli di Napoli. Casa Teatro non è altro che un incontro: un incontro di cose, di documenti, di libri, di tratti somatici, di cose e … di cose che parlano. Ho cercato di raccogliere in 40 anni tutti gli oggetti che potevano parlare del nostro passato. Perché, se vogliamo vivere il futuro in un eccellente presente, dobbiamo dare uno sguardo al passato. E qui troverete le emozioni. Troverete il suono ma soprattutto l’odore. E chest’è.  
di Vincenzo Maria Pulcrano Il Marchese

Testimonianza

di Luigi Buonincontro
La predetta sede di Piazza Duomo si manifesta a prima vista ai visitatori, che ivi giunti, scorgono le due mitiche vetrine esterne che fanno da richiamo attirando l’attenzione attraverso l’allestimento di tante foto d’epoca.  Lo scrigno di Casa Teatro conserva numerosi ed inestimabili cimeli che portano alla memoria momenti di vita quotidiana risalenti a più di un secolo fa, tra i tanti ricordiamo una tessera del periodo bellico per ritirare la razione di pane, il mitico braciere con annesso “riaulillo” cioè quella sorta di imbuto forato che serviva a risvegliare la fiamma delle carbonelle nel braciere ed inoltre una veste sacra indossata da una bambina durante la Processione del Venerdì Santo del 1953; oggetti che sono vere e proprie opere d’arte dove notiamo la perizia dei singoli artigiani dalla mano esperta ed insostituibile. Sono ricordi indelebili che suscitano una miriade di emozioni: infatti Casa Teatro dispone di documenti foto e filmati realizzati in oltre 40 di intenso impegno tra cui la storica Processione del Venerdì Santo. L’operatore di queste riprese video è appunto il direttore e il fondatore del piccolo museo acerrano che con la sua inseparabile videocamera riprende fedelmente da 8 lustri la sacralità di quella scenografia religiosa che rende la nostra città famosa in tutto il mondo. Non a caso in questi due anni di pandemia egli ha colmato, per tutti i cittadini, mandava in onda sulla sua pagina Facebook le processioni delle annate precedenti facendo un gradito omaggio ai fedeli dai cuori devoti.  Egli da grande divulgatore di antiche tradizioni è riuscito a capire e farsi capire dai giovani talenti acerrani, infatti Casa Teatro è anche un importante salotto culturale in quanto periodicamente all’interno di questa graziosa location vengono organizzati convegni e dibattiti con presentazioni di pubblicazioni di giovani scrittori e poeti. Mi piace sottolineare che il nostro Vincenzo Maria Pulcrano è una fonte inesauribile di idee, quotidianamente inventa e traduce in realtà innumerevoli progetti; come se ogni sua idea creativa fosse direttamente proporzionale ai battiti del suo cuore che da anni batte per la sua, la nostra, amata città.    

Galleria
fotografica

Documenti
storici

Le emozioni
di questo luogo

Com’era, com’è…

Casa Teatro
1980
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2021
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Dove si trova

I luoghi
di Acerra

Parco Urbano

Il Parco Urbano è una struttura situata nel territorio di Acerra dal 2015.

Piazza Angelo Soriano

Alla fine di via Leonardo da Vinci si trova Piazza Soriano, meglio conosciuta come parco Gravina

Teatro Italia

Situato in Via Castaldi, in Teatro Italia è stato, a partire dagli anni ’50