La mia storia in breve
Il Castello di Acerra è situato nell’omonima piazza, ai margini del centro storico della città. Il suo nucleo sorge sui resti di un teatro romano, come testimoniano alcune strutture murarie dell’epoca ed altri reperti rinvenuti nei lavori di ristrutturazione eseguiti negli anni ’80.
Le prime notizie storiche circa il castello di Acerra risalgono, come testimonia il Caporale, all’anno 826 d.C.: “In quest’anno Acerra appartenne di bel nuovo ai Longobardi, i quali vi edificarono un Castello”. Evidenti sono le tracce medievali di questo edificio: il donjon, la torre cilindrica in pietra di tufo, e le decorazioni in tufo grigio risalenti al periodo romanico, presenti al secondo piano, poste in luce durante gli ultimi restauri.
Circondato parzialmente dall’antico fossato, vi si accede da un ponte fisso a due piloni, che sostituì quello mobile nel 1795. Dopo il ponte si trova la porta d’ingresso, l’unico varco nelle possenti mura di cinta che circondano l’edificio e che, per le loro proporzioni, danno subito la sensazione della fortezza.
Il castello perse la sua funzione di fortino nel XV sec. Dalla descrizione di Rogeri de Pacienza, il Castello e l’annesso giardino si presentavano come una sorta di solacium, di luogo ameno destinato al piacere e al riposo del signore: la fortezza lascia posto al nobile palagio.
Nel 1793, in occasione del matrimonio tra Maria Giuseppa de Cardenas, ultima contessa di Acerra, ed il generale Francesco Pignatelli, l’edificio è sottoposto ad un imponente opera di abbellimento e ristrutturazione.
I numerosi ampliamenti ed i continui restauri hanno reso il castello un edificio dalla complessa stratificazione, per cui oggi presenta caratteristiche spaziali e strutturali piuttosto eterogenee.