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SONO IL

Piazza Duomo
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la mia storia
in breve

Piazza Duomo, che naturalmente deve il suo nome alla Cattedrale, dedicata a Maria SS. Assunta, presente nella piazza, nei secoli passati assorbiva la vita acerrana complessivamente; difatti, anche se la figura del feudatario aveva il suo peso nell’ambito della vita civile, era però tradizione di Acerra quella di trovare nella figura del vescovo un defensor civitatis. Ciò soprattutto verso la fine del ‘500 quando il Concilio di Trento istituì la residenzialità dei vescovi e questa piazza divenne essenzialmente il luogo dove la popolazione si ritrovava e viveva le sue emozioni. Il legame tra la cittadinanza acerrana e la figura del vescovo si è mantenuto nel corso degli anni, con particolare riferimento a una figura storica rimasta indelebile nel cuore degli Acerrani: il vescovo Don Antonio Riboldi, alla cui biografia si rinvia nella sezione Documenti di questa scheda.

Costruita forse nel 1058, la Cattedrale sorge, secondo il Caporale, sulle rovine di un tempio dedicato ad Ercole. Nel corso dei secoli l’edificio è stato oggetto di numerose modifiche ma fin dalla prima descrizione risalente al 1583, risulta dedicato all’’Assunta. Il Pacicchelli, nel 1703, descrive la chiesa “oscura e all’antica” per le sue forme gotiche. Da allora essa ha subìto diversi lavori di ristrutturazione. Quella che vediamo oggi è l’ultima maniera di questo edificio religioso, ovvero la costruzione risalente agli inizi degli anni ‘90 del 1700. Il colonnato è di epoca successiva, contemporaneo a quello di San Francesco di Paola (a Napoli), di cui ha infatti ha la stessa idea architettonica. Questo colonnato ha una storia particolare; è stato costruito due volte: la prima negli anni ’20, ma alla cittadinanza non piacque e ci fu una forte protesta di piazza, al punto da farlo demolire e poi ricostruire 10 anni dopo. Intravediamo in questo aneddoto, un esempio delle contraddizioni proprie di Acerra, che di per sé è una città molto tradizionalista che non ama aprirsi alle novità, ma allo stesso tempo assorbe quello che è il momento culturale attuale. La funzione sociologica e politica di questa piazza la ritroviamo ancora oggi nella realtà del nostro quotidiano. La sua imponenza la rende la chiesa madre di tutta la diocesi, che fa capo alla città di Acerra (si veda per approfondimenti la scheda dedicata ai luoghi di culto).

L’altro elemento caratteristico dell’edificio è la cupola. Quella che vediamo è la ricostruzione degli anni ‘50. In origine l’edificio prevedeva un elemento progettuale piuttosto approssimativo, infatti non si tenne conto della realtà geologica circostante: lungo il lato di via Filomarini continua ad esserci una fragilità del terreno, che causò problemi strutturali. L’edificio dovette essere demolito e la forma definitiva la otteniamo nel 1884. L’architettura della Cattedrale è l’espressione tipica della liturgia tridentina, definita nei suoi canoni dal Concilio di Trento attraverso una visione decisamente clericale della Chiesa e della sua funzione di detentrice della verità e portatrice della salvezza. La sua struttura, infatti, distanzia anche visivamente l’aspetto del mondo sacrale da quello del quotidiano perché la parte che riguarda il clero, il presbiterio, è posta più in alto. Di fronte al Duomo, nella stessa piazza, c’è poi la piccola Chiesa del Corpus Domini, molto cara agli acerrani, dall’impianto rinascimentale simmetrico nelle forme e completato nelle parti posteriori dalla congrega nella metà del ‘600. Essa era infatti la sede della confraternita del santissimo sacramento del Corpo di Cristo e oggi ospita il Museo Diocesano.

 

Prof. Gennaro Niola

 

 

Caratteristiche