Parte dell’antico “decumano” della città di Acerrae, via Annunziata prende il nome dalla Chiesa dell’Annunziata che fu realizzata, insieme ad un “hospitale”, nel XIV secolo. Poco distante da questa chiesa si trovava una delle quattro porte che si aprivano nelle mura della città. Tale porta fu l’ultima ad essere abbattuta, nella seconda metà dell’ottocento, come ci racconta Gaetano Caporale in uno dei suoi scritti. Ancora oggi, il tratto di strada al di fuori dell’antica cinta muraria è denominato “a for a port”. Sulla strada si affacciano palazzi con grandi corti allungate e due delle chiese più significative di Acerra: da una parte la citata chiesa dell’Annunziata già sede della Confraternita della Pace, dall’altra la Chiesa dei Santi Cuono e figlio, patroni della città.
All’imbocco di questa strada, provenendo da Corso Vittorio Emanuele II, si nota sulla facciata di un edificio una bellissima edicola votiva con l’immagine della Madonna del Carmine da poco restaurata. Su via Annunziata affacciavano anche alcune delle botteghe storiche della città come “o pizzucchiaro” (il pizzicagnolo) o “o sellar”, l’artigiano del cuoio. Anche il famoso “Nocillo” del dottor Tortora ha visto la luce su questa strada, nell’antica spezieria che si trovava nel convento dei Domenicani.